Casino Slovenia, dove ho fatto le mie ferie…
Dopo lunghi anni da single, ero finalmente e felicemente inserita in una relazione seria, di quelle che speravo avrebbero potuto durare anche tutta la vita – diciamo che ci credevo davvero, quella volta: il giovane uomo mi piaceva molto sia fisicamente che mentalmente, passavamo bene il tempo assieme, rispettando i bisogni altrui e sapendo anche dedicare del tempo a noi stessi come individui. Gli amici di lui sembravano apprezzarmi sinceramente ed io sapevo per certo che i miei lo approvavano al 100%. Dopo circa sette mesi di relazione, quando le cose stavano pian pianino stabilizzandosi in quello che avrebbe potuto essere il nostro futuro nel lungo termine, il mio compagno mi propose di andare in vacanza assieme, per la prima volta. Inutile dire quanto fossi elettrizzata all'idea! Eravamo perfettamente innamorati, ci divertivamo assieme, avevamo entrambi un certo senso dell'avventura ed ero certa che avremmo vissuto un'esperienza sensazionale, che avrebbe definitivamente cementato la nostra bella storia. Insomma, mi vedevo su qualche isolotto tropicale, a fare il bagno nudi di notte, a esplorare la natura selvaggia, a provare cibi mai sentiti prima… il tutto nella consapevolezza che il mio futuro l'avrei per sempre condiviso con quell'uomo perfetto per me.
Purtroppo mi sbagliavo di grosso, purtroppo dovetti fare una doccia fredda che mi risvegliò brutalmente. Il mio giovane, bel compagno aveva pianificato la nostra prima vacanza senza pensare a interpellarmi. Sul momento, pensai, che fosse una cosa carina, che aveva voluto farmi una sorpresa, ma allo stesso tempo avevo provato una leggera sensazione di stizza per non aver potuto dire la mia al riguardo. Poi, mi disse cosa aveva programmato… aveva prenotato una settimana al casino Slovenia. Alle parole “casino Slovenia” mi vennero i brividi e sentii la pelle d'oca formarmisi sulle braccia. Per quale ragione voleva passare una intera settimana in un casino? Cosa aveva di tanto speciale quel posto in particolare? Volendo concedergli il beneficio del dubbio, decisi di non commentare sul momento e di documentarmi invece. Non dissi granché, ma credo che la mia mancanza di entusiasmo si notasse (anche se lui non commentò). Con una scusa, poco dopo aver ricevuto la notizia, mi defilai e tornai a casa. Corsi al computer e digitai 'casino Slovenia', trovai subito il sito internet del posto e inorridii. Si trattava di un casino qualsiasi, per niente bello o particolare. Inoltre, distava solo due ore da casa, situato nella campagna circostante la nostra città. Certo, offriva delle camere, il servizio ristorante e la colazione, ma finiva li. Non c'era una Spa, non c'era la piscina, e nei dintorni c'era davvero poco da fare – quindi le camminate erano pressoché escluse. Il casino Slovenia, di per se, era piuttosto vecchiotto, composto da sole due sale da gioco, e non brillava per varietà di giochi (a detta delle recensioni lasciate sul sito). Io non amavo il gioco d'azzardo, quindi rimasi sinceramente delusa dalla settimana che mi aspettava a breve.
La mia vacanza al casino Slovenia si confermò un disastro. Io mi annoiai a morte, e finii con lo scoprire che il mio compagno perfetto, tanto perfetto non era: aveva infatti una seria dipendenza dal gioco d'azzardo, che lo portò a passare praticamente tutto il tempo dentro al casino Slovenia, senza curarsi di me, spendendo un sacco di soldi e riuscendo a chiedere a me se potevo prestargliene altri, una volta finiti i suoi fondi. Appena tornammo a casa, terminai la relazione. Fu doloroso, davvero, scoprire in quel modo che non avevo mai davvero conosciuto quel giovane con il quale avevo fantasticato di costruire una famiglia.…