L’addominoplastica, una risorsa per sentirsi meglio con sé stessi

Per alcuni, l’addominoplastica è una procedura chirurgica per rimuovere varie forme inestetiche che possono essere presenti nella zona dell’addome nello stomaco. Ma, in realtà, l’addominoplastica è una risorsa per sentirsi meglio con se stessi. Infatti, il dar modo di poter riavere una pancia più soda e piatta non sono gli unici vantaggi. Ad esempio, consente di poter avere un corpo più leggero.

Infatti, andando a ricorrere ad una addominoplastica, si potrà, tra l’altro, beneficiare di un sentito miglioramento della postura e, inoltre, diversi soggetti che, prima, avevano dichiarato di soffrire di mal di schiena, dopo essersi sottoposti ad una operazione di addominoplastica, non ne hanno più sofferto. In ogni caso, nell’immaginario collettivo, una operazione di addominoplastica viene ad essere associata ad una tipologia di intervento volto a rimodellare una parte del corpo, ovvero la zona addominale.

In realtà, una volta che è stato rimosso il grasso e la pelle in eccesso, il soggetto potrà avere una parete addominale più soda, così come uno stomaco piatto, oltre che una vita più sottile e un corpo più tonico. Indiscutibilmente, vi sono molte ragioni per usare questo tipo di chirurgia.

Per le donne, ad esempio, una operazione di addominoplastica potrà risultare essere molto utile per cancellare i post-effetti della gravidanza, restituendo, dunque, una invidiabile silhouette. Insomma, grazie alla pratica dell’addominoplastica, tutto migliora, il che permette, anche, di poter ritrovare una maggiore fiducia in noi stessi. D’altra parte, avere un fisico adorabile, alza il morale ad ogni donna.

Inoltre, l’addominoplastica previene il sovrappeso nelle donne di età superiore ai 50 anni. Come è noto, dopo una certa età, è facile ingrassare. L’addominoplastica, perciò, aiuta ad eliminare il sovraccarico di grasso sulla parete del ventre. In altre parole, aiuta a prevenire tutto il sovrappeso man mano che il tempo passa e, di conseguenza, contribuisce a mantenere un aspetto gradevole molto più a lungo.

Si può, quindi concludere, ricordando che l’addominoplastica non si limitata solamente a migliorare il nostro aspetto ma è, anche, in grado di regalarci un impatto molto positivo tanto sul morale quanto sulla salute e il benessere in generale.…

La riduzione del seno: una scelta che ogni donna deve ben ponderare

Scegliere di avere il seno ridotto, non è una decisione da prendere alla leggera. La riduzione del seno, infatti è un’operazione importante che, come ogni chirurgo estetico sottolinea, deve essere ben compresa da ogni donna.

In generale, Quando la taglia del seno diventa un handicap e crea complessi, la riduzione del seno può essere una soluzione per riconciliarsi con il proprio corpo. Ma prima di procedere, è importante conoscere questa delicata operazione di chirurgia estetica. 

Quali motivazioni per una riduzione del seno? 

Fondamentalmente, vi sono due ragioni per le quali una donna può decidere una riduzione del seno, ossia o una funzionale oppure una ragione estetica. Funzionale perché i seni pesanti e imponenti creano dolore alla schiena e sono invalidanti nella vita di tutti i giorni, per esempio per lo sport. Estetica, perché i seni grandi deformano la silhouette, tendono a cadere e la persona è costantemente costretta a indossare un reggiseno.

Un seno normale, ossia quello che porta una coppa B o C, pesa circa 400 grammi. È quando un seno ha una necessità di indossare una coppa E, e in particolare dalla F, che le donne li considerano troppo grandi e, talvolta, richiedono una riduzione del seno.

Come avviene la riduzione del seno? 

Prima dell’operazione, il chirurgo eseguirà disegni preoperatori sul paziente, oltre che verificarne lo stato di salute complessivo. Di norma, la riduzione del seno è una operazione che viene ad essere svolta in anestesia generale. Quindi, il chirurgo andrà a rimuovere la parte profonda della ghiandola, più vicina al muscolo pettorale. La quantità rimossa varia con l’età.

Tutto ciò che verrà rimosso dal torace verrà esaminato dal chirurgo e inviato al laboratorio.  Questo, per verificare che non ci sia alcun tumore nascosto, un evento raro e che riguarda solo 1 caso su 400.

Nel procedere alla riduzione del seno, il chirurgo, quindi, andrà ad intervenire su tre diversi punti diversi, il che farà sì che vi saranno tre cicatrici e cioè: quella intorno all’areola, quella verticale sotto il seno e quella orizzontale alla base del seno. Il seno si andrà a stabilizzare entro i 4 o 6 mesi successivi all’operazione.

In conclusione, la riduzione del seno è un tipo di operazione che si è evoluta molto negli ultimi decenni a seguito dell’introduzione di tecniche moderne, le quali, permettono al seno di mantenere la sua funzione primaria che è quella di consentire ad una donna di far allattare al seno il proprio bimbo.